Buongiorno!

La parola di oggi è: atelier.

Atelier: s. m., fr. – dal francese antico astelier, derivato di astelle, ovvero: «scheggia di legno», che a sua volta è dal latino tardo astella, diminutivo di astŭla, variante di assŭla, ovvero: «scheggia; assicella di legno».

Cosa significa? 

Secondo la Treccani, il termine indica generalmente il luogo di lavoro degli artigiani, e in modo particolare un laboratorio di confezioni di abbigliamento per signora, una sartoria, specialmente di alta moda.

In uso fin dal XVIII secolo con il significato corrente di “bottega degli artisti”, ancora oggi il termine atelier si utilizza per indicare tanto lo studio di un fotografo, quanto quello di un pittore o di uno stilista.

A noi naturalmente interessa quest’ultima accezione.

Storicamente, l’atelier di moda è il luogo dove si riuniscono tutte le figure coinvolte nel processo di realizzazione di un capo, dalla sua ideazione in poi.

Processo che inizia con l’idea dello stilista, che si traduce poi in schizzo e che, a sua volta, evolve in disegno o rendering.

Nel momento in cui il disegno è definitivo entrano in gioco i modellisti, che creano i modelli che saranno la base su cui tagliare il tessuto.

A questo punto il lavoro passa nelle mani dei sarti, per il taglio e la cucitura.

Negli atelier spesso si trovano anche figure professionali che si occupano degli abbellimenti, come ad esempio i ricamatori, che decorano i vestiti con ornamenti di vario genere.

L’atelier rappresenta, insomma, il luogo in cui designer e artigiani possono scambiarsi suggestioni, tecniche e competenze ed esprimerle al meglio; il posto dove coltivare la creatività e fare innovazione; dove le idee escono dal mondo dell’immaginazione e prendono vita. 

Che differenza c’è tra atelier e boutique?

Poiché chi si reca in atelier non per lavorare lo fa per acquistare, è facile confondere i due termini, che però racchiudono due mondi completamente diversi.

Innanzitutto, in atelier generalmente bisogna prendere appuntamento, il che assicura ai clienti di essere seguiti uno alla volta e non tutti insieme come accade in altri contesti.

Le boutique di solito vendono capi di uno o più brand, negli atelier si possono trovare invece abiti o accessori magari anonimi, ma di fattura molto pregiata; con possibilità di realizzazioni fatte su misura.

La sartoria degli atelier, infine, è quasi sempre di un livello più alto rispetto a quella delle boutique.

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